Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 262
(aggiornato 2020)
LIBRO QUARTO
DELLE OBBLIGAZIONI
TITOLO I
DELLE OBBLIGAZIONI IN GENERALE
CAPO III
Dell’inadempimento delle obbligazioni
Articolo 1218
Responsabilita’ del debitore.
Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta e’ tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l’inadempimento o il ritardo e’ stato determinato da impossibilita’ della prestazione derivante da causa a lui non imputabile.
Articolo 1219
Costituzione in mora.
Il debitore e’ costituito in mora mediante intimazione o richiesta fatta per iscritto.
Non e’ necessaria la costituzione in mora:
1) quando il debito deriva da fatto illecito;
2) quando il debitore ha dichiarato per iscritto di non volere eseguire l’obbligazione;
3) quando e’ scaduto il termine, se la prestazione deve essere eseguita al domicilio del creditore. Se il termine scade dopo la morte del debitore, gli eredi non sono costituiti in mora che mediante intimazione o richiesta fatta per iscritto, e decorsi otto giorni dall’intimazione o dalla richiesta.
Articolo 1220
Offerta non formale.
Il debitore non puo’ essere considerato in mora, se tempestivamente ha fatto offerta della prestazione dovuta, anche senza osservare le forme indicate nella sezione III del precedente capo, a meno che il creditore l’abbia rifiutata per un motivo legittimo.
Articolo 1221
Effetti della mora sul rischio.
Il debitore che e’ in mora non e’ liberato per la sopravvenuta impossibilita’ della prestazione derivante da causa a lui non imputabile, se non prova che l’oggetto della prestazione sarebbe ugualmente perito presso il creditore.
In qualunque modo sia perita o smarrita una cosa illecitamente sottratta, la perdita di essa non libera chi l’ha sottratta dall’obbligo di restituirne il valore.
Articolo 1222
Inadempimento di obbligazioni negative.
Le disposizioni sulla mora non si applicano alle obbligazioni di non fare; ogni fatto compiuto in violazione di queste costituisce di per se’ inadempimento.
Articolo 1223
Risarcimento del danno.
Il risarcimento del danno per l’inadempimento o per il ritardo deve comprendere cosi’ la perdita subita dal creditore come il mancato guadagno, in quanto ne siano conseguenza immediata e diretta.
Articolo 1224
Danni nelle obbligazioni pecuniarie.
Nelle obbligazioni che hanno per oggetto una somma di danaro, sono dovuti dal giorno della mora gli interessi legali, anche se non erano dovuti precedentemente e anche se il creditore non prova di aver sofferto alcun danno. Se prima della mora erano dovuti interessi in misura superiore a quella legale, gli interessi moratori sono dovuti nella stessa misura.
Al creditore che dimostra di aver subito un danno maggiore spetta l’ulteriore risarcimento. Questo non e’ dovuto se e’ stata convenuta la misura degli interessi moratori.
Articolo 1225
Prevedibilita’ del danno.
Se l’inadempimento o il ritardo non dipende da dolo del debitore, il risarcimento e’ limitato al danno che poteva prevedersi nel tempo in cui e’ sorta l’obbligazione.
Articolo 1226
Valutazione equitativa del danno.
Se il danno non puo’ essere provato nel suo preciso ammontare, e’ liquidato dal giudice con valutazione equitativa.
Articolo 1227
Concorso del fatto colposo del creditore.
Se il fatto colposo del creditore ha concorso a cagionare il danno, il risarcimento e’ diminuito secondo la gravita’ della colpa e l’entita’ delle conseguenze che ne sono derivate.
Il risarcimento non e’ dovuto per i danni che il creditore avrebbe potuto evitare usando l’ordinaria diligenza.
Articolo 1228
Responsabilita’ per fatto degli ausiliari.
Salva diversa volonta’ delle parti, il debitore che nell’adempimento dell’obbligazione si vale dell’opera di terzi, risponde anche dei fatti dolosi o colposi di costoro.
Articolo 1229
Clausole di esonero da responsabilita’.
E’ nullo qualsiasi patto che esclude o limita preventivamente la responsabilita’ del debitore per dolo o per colpa grave.
E’ nullo altresi’ qualsiasi patto preventivo di esonero o di limitazione di responsabilita’ per i casi in cui il fatto del debitore o dei suoi ausiliari costituisca violazione di obblighi derivanti da norme di ordine pubblico.